Quando
si stipula un rogito l’Erario batte cassa.
E non si tratta di richieste moderate. In genere
quello fiscale è il costo accessorio più
rilevante connesso a un passaggio di proprietà.
Tutte le imposte, tranne l’Invim, in vigore
fino al 31 dicembre 2002, sono a carico del venditore.
Le imposte a carico dell’acquirente si calcolano
sulla base del valore dichiarato al rogito (per
l’Invim le cose vanno in maniera diversa);
il Fisco però giudica congruo (cioè,
non effettua accertamento) un prezzo dichiarato
pari a 100 volte la rendita catastale.
Una
tabella riepilogativa
può forse meglio riassumere i termini della
questione; come si può constatare su un
valore di 200 milioni avremo cinque diverse imposizioni,
in scala ascendente
Prima
casa acquistata da privato: 6.500.000
Prima casa acquistata da impresa che vende con
Iva: 8.750.000
Casa senza agevolazioni acquistata da privato:
20.000.000
Casa senza agevolazioni ma non di lusso acquistata
da impresa che vende con Iva: 20.750.000
Casa di lusso acquistata da impresa che vende
con Iva: 40.750.000 |