Siete
convinti di aver trovato la casa giusta: bene,
è il momento di non farsela scappare. Se
nella fase della selezione è giusto prendersi
un po’ di tempo per valutare bene l’affare,
una volta che le informazioni necessarie sono
state raccolte, è necessario avviare le
procedure di acquisto.
Alcune sono obbiettivamente importanti; altre
invece possono essere importanti per qualcuno,
meno per altri. Un esempio su tutti: se non si
amano i mezzi pubblici e si è fanatici
dell’auto non ha senso spendere di più
per comprare una casa vicino al metrò.
Su
alcuni aspetti, però, bisogna essere completamente
convinti:
Il
prezzo, la zona e la via, il tipo di stabile,
la dimensione e il taglio dell’unità
ed il piano.
Se vanno bene tutti e cinque si può avviare
una trattativa. Attenzione, negoziare non significa
solo “tirare sul prezzo”, anche se
questa è nella quasi generalità
dei casi la priorità.
La
“malleabilità” in fatto di
prezzo da parte del venditore dipende sostanzialmente
dal bisogno che ha di vendere e dalla fase di
mercato. I prezzi sono sempre trattabili, ma in
una fase di mercato positiva come questa, la “forbice”
tra pezzo richiesto e prezzo finale di vendita
si è molto ristretta. Si può provare
a fare una controfferta al ribasso tra il 5 e
il 10% e stare a vedere. Provare a offrire molto
meno può significare solo due cose: o che
non si tiene particolarmente a quella casa o che
si ritiene il prezzo richiesto fuori mercato.
In entrambi i caso però non si capisce
perché si sia perso il tempo a trattare
l’acquisto.
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