Nella realtà qualsiasi
notaio scrupoloso prima di redigere l’atto
controlla, a prescindere dalla forma con cui redigerà
l’atto, che il venditore possa legittimamente
alienare l’immobile. A ogni buon conto,
è meglio incaricare espressamente il notaio
di compiere gli accertamenti.
Il notaio si incarica sempre si
pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale
a carico dell’acquirente (che, invece, nel
caso di trasferimento sottoposto a Iva deve pagare
questa imposta al venditore) e l'Invim a carico
del venditore, curare la trascrizione dell'atto
alla conservatoria e deve comunque risarcire le
somme percepite e i danni quando l'atto risulta
nullo per una causa a lui imputabile
I costi professionali dell’atto
variano moltissimo a seconda della difficoltà
della transazione, degli accertamenti ipotecari
e catastali necessari, del prestigio dello studio
cui ci si affida. Alla base c’è comunque
la tariffa professionale e su quella è
possibile avere un’idea di massima del costo.
La scelta del professionista tocca
all’acquirente perché a lui tocca
anche pagare la parcella. Ci sono casi in cui
però non vale la pena di impuntarsi sulla
scelta. Quando la casa è in costruzione
oppure si tratta del frazionamento di un immobile
è consigliabile rivolgersi al notaio del
venditore, perché sa già tutto dell’immobile,
i tempi sono più rapidi e presumibilmente
sono ridotti anche i costi.