Bisogna
sapere chiaramente quanto misura, secondo le regole
della superficie commerciale, l’appartamento
che si intende vendere. Il venditore non solo
è portato a sopravvalutare i pregi e quindi
il valore del proprio appartamento, ma anche le
sue dimensioni. L’esperienza insegna che
in genere più è piccolo l’appartamento
più il venditore esagera le sue dimensioni.
Ci sono monolocali di 25 metri quadrati commerciali
che il venditore spaccia, in perfetta buona fede,
per 40 e che ovviamente non riesce a vendere,
soprattutto se si trova di fronte a un potenziale
compratore smaliziato (ad esempio perché
ha letto i consigli di Domusclick sull’acquisto…).
Sarebbe opportuno preparare una piantina dell’appartamento,
da consegnare ai potenziali acquirenti. Pronta
poi bisogna tenere tutta al documentazione relativa
all’immobile: gli atti che dimostrano il
diritto a vendere (il rogito di acquisto, gli
atti relativa alla successione se l’immobile
è pervenuto per via ereditaria), i documenti
che dimostrano la regolarità urbanistica
dell’immobile e le eventuali domande di
sanatoria edilizia.
Si deve mettere a disposizione del potenziale
acquirente tutta la documentazione relativa al
condominio (spese e verbali di assemblea) degli
ultimi anni. Se infine l’abitazione è
occupata occorre fornire la documentazione relativa
al rapporto di locazione in essere: contratto,
eventuale disdetta e documentazione relativa all’eventuale
procedura di rilascio (lo sfratto).
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